Biografia

Michele Domeniconi nasce a Cesena il 15/12/1973. Cresciuto a Sala di Cesenatico nel 2006 si trasferisce a Gatteo, dove vive attualmente.

La passione e la voglia di creare e costruire si manifestano in lui sin dall’infanzia, alimentate dal naturale desiderio di emulazione del padre, abile tuttofare e suo primo maestro. Michele inizia così a costruire con gli amici dai semplici giochi alla capanna sull’albero, scoprendo attraverso la lavorazione del legno le sue potenzialità. A diciassette anni, dall’esperienza lavorativa presso un’ azienda di impianti di depurazione, apprende tecniche come la saldatura, il taglio e il montaggio di nuovi materiali e approfondisce le sue conoscenze sul lavoro manuale. Fondamentale è l’incontro con Davide Gasperini, persona abile e creativa, da cui impara a non demoralizzarsi di fronte agli ostacoli, alle difficoltà, a portare avanti i suoi progetti con caparbietà, acquisendo piena consapevolezza e fiducia nelle proprie capacità.

Il desiderio di conoscere e sperimentare in lui è innato e lo porta a interessarsi a tutto, spaziando a 360 gradi dalla costruzione di attrezzature da palestra, in ferro, alla passione per le percussioni africane (jambè) . Michele non si accontenta di ascoltare questo tipo di musica, ma deve andarne alla fonte, costruendo lo strumento stesso, cosa non proprio semplice: prima scolpisce il tronco, poi deve cercare di reperire pelli di animali adatte all’uso. Dopo alcuni tentativi prendono forma una decina di tamburi di singolare fattura, alcuni dei quali vengono venduti. Passata la curiosità per le percussioni resta la passione per la lavorazione del legno, che porta alla realizzazione di svariati oggetti: cornici, posacenere , vassoi, scatole ecc… Sfruttando la propria abilità nell’uso di questo elemento aiuta l’amico Giunchi Christian, che lavora il vetro, a realizzare oggetti d’arredo unendo i due materiali in modo molto originale ed esponendoli alla Fiera dell’arredo di Forlì nello stand allestito da Giunchi. La sua vena creativa sfocia, dopo questa esperienza, nella scultura vera e propria arrivando ad esporre per la prima volta in una collettiva di arte moderna tenutasi a Cesenatico in occasione di una festa alla Colonia Veronese.

Ampliando i propri orizzonti il passaggio alla pittura è naturale: frequenta un corso di acquerello a Viserba, dal 2000 al 2002, tenuto dal Maestro Bruno Militi, artista le cui competenze spaziano dal disegno alla pittura, dalla scultura alla fisica e dal quale apprende nuove importanti nozioni. Al seguito di tale scuola espone nelle estati del 2000 , 2002 , 2003 a Viserba e Viserbella. Per problemi di lavoro è costretto a lasciare la scuola, anche per la necessità di portare a termine il progetto di ristrutturazione dell’appartamento in cui andrà a vivere .Anche in questa esperienza Michele dà ulteriore dimostrazione di grande versatilità improvvisandosi piastrellista, elettricista, muratore. Acquisisce così conoscenze su nuovi materiali e nuove manualità, mettendosi alla prova e ribadendo il principio, ormai fatto suo, che la volontà di realizzare qualcosa e l’impegno permettono di superare ogni difficoltà. Dopo un periodo di lontananza da disegno e scultura nel 2005 Michele riprende la tecnica dell’acquerello, passando poi a sperimentare olio e acrilico , da autodidatta.

Michele ama creare interamente le sue composizioni costruendosi i telai sui quali monta le tele da dipingere, ricavandole a volte da materiali inusuali, come sacchi postali.

Dal 2009 espone nelle mostre e partecipa alle iniziative organizzate dall’ ADARC, associazione di artisti cesenati, alla quale è iscritto. La sua voglia di conoscere, ricercare, approfondire e soprattutto sperimentare continuamente fanno presagire margini di crescita ancora sorprendenti.



di

Mancini Manuela